COLLEZIONI
COLLEZIONI
Il percorso museale è caratterizzato da un andamento cronologico, che a volte indugia in una trattazione per materia o si sofferma su un’esperienza individuale.
Le collezioni sono custodite osservando idonee procedure di conservazione, in un ambiente a temperatura ottimale e con un tasso di umidità idoneo alla salvaguardia del materiale custodito.
Le Uniformi
Il percorso museale è arricchito da un centinaio di pregiate uniformi, con oltre duecento copricapi, alcune delle quali caratterizzate dall’eccezionale rarità, altre uniche perché appartenute a un particolare personaggio o indossate in occasione di eventi di particolare rilievo. Le uniformi sono opportunamente inserite nel contesto storico di riferimento e corredate da ulteriori elementi che ne illustrano l’impiego, la provenienza o l’utilizzo in determinate circostanze.
Le Medaglie
Numerose le medaglie in esposizione, commemorative di un evento, di un reparto o indissolubilmente legate all’individuo; queste ultime sono corredate dalla motivazione della loro concessione e da documenti o cimeli riferiti all’esperienza di riferimento, cornice necessaria per illustrare gli atti di valore nella loro dimensione umana e storica. Di particolare interesse le medaglie che rievocano l’impegno dell’Arma in teatri esteri, in Albania e nei possedimenti dell’Egeo sino a giungere al continente africano.
Le Armi
L’allestimento è arricchito da una notevole collezione di armi e di vario equipaggiamento, che consente di cogliere l’evoluzione dell’armamento in dotazione ai Carabinieri Reali sin dalle origini del Corpo, con la pistola mod.1814 a pietra focaia, sino a giungere alla Beretta mod.1934, tra daghe e fucili collocati in perfetta armonia tra le uniformi, i cimeli e i documenti di riferimento.
Le Biciclette
Pur non potendo contemplare veicoli in uso ai Carabinieri Reali, il percorso espositivo è arricchito da una collezione di biciclette perfettamente funzionanti: il velocipede, il modello Costa quale primo esemplare pieghevole risalente al 1896, due biciclette Bianchi del modello 1912 utilizzate durante il primo conflitto e una del successivo modello 1923, utilizzata dall’Arma sino al primo dopoguerra.