La presentazione del Primo Calendario del Museo

È stato presentato ieri nella Sala Consiliare del Comune di Conegliano il primo calendario intitolato “due passi al museo”, curato dall’Associazione “Collezione Antoniazzi – Museo dei Carabinieri Reali”, uno dei sei musei ufficiali presenti in città.

Sono intervenuti il sindaco Fabio Chies, il Colonnello Massimo Ribaudo, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Treviso e Guido Antoniazzi, Presidente dell’Associazione

Collezione Antoniazzi

Il calendario è nato da un’idea dei soci per ricordare le date che hanno segnato la storia d’Italia e quella dei Carabinieri Reali: eventi importanti, avvenuti dal 1814 al 1945, a volte dimenticati nei meandri del tempo.

Nelle pagine del calendario si dipana un’operazione della memoria con 81 eventi distribuiti in 12 mesi, accompagnata dagli scatti di Francesco Galifi e Ivan Bresca che raccontano il prezioso patrimonio del Museo coneglianese, custode di oltre un centinaio di uniformi e migliaia di cimeli, testimonianza dei valori storici e culturali dell’Arma.

Il calendario, realizzato senza scopo di lucro in 250 copie grazie agli sponsor Fondiaria Sai di Raffaella Lazzarini e Banca di credito cooperativo Prealpi San Biagio, è stato donato a tutta la platea presente. Sarà distribuito a tutte le caserme dell’Arma della provincia di Treviso e a un centinaio di sindaci del circondario di Conegliano, oltre che a tutti i presidenti delle sezioni dei Carabinieri in Congedo.

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La presentazione del Comandante Provinciale

Tra vigneti e cipressi delle colline coneglianesi, villa Rossi è uno spazio a riparo dal tempo, che si ritrova come le foto di famiglia in una vecchia giberna. È il luogo in cui gli Antoniazzi, di padre in figlio, hanno riposto un lascito e messo a dimora un progetto, un’ispirazione, il loro museo, che appartiene a tutti. Sono oggetti di pregio e sono Valori; Guido, come Carlo e come il nonno, ha avuto il talento di riconoscerli, la cura di catalogarli, l’impegno di custodirli, la scelta di condividerli, come può solo la necessità della passione. Così allora, varcata la soglia, si traguardano generazioni di italiani e sembra di sentirli raccontare la Storia, una storia “testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria e maestra della vita” (Cicerone, De Oratore), quella di staffette a cavallo, di soldati tra le montagne, di gendarmi tra i borghi e di investigatori nelle città.
È la storia dei Carabinieri Reali, dalla fondazione nel 1814 al cammino per l’unificazione nazionale, attraverso le avventure coloniali, sino al secondo conflitto mondiale. Centinaia di cimeli tra armi, uniformi, medaglie commemorative, parlano di grandi battaglie e di un’ancora familiare, sorprendente quotidianità. In questo luogo in armonia con il territorio Patrimonio dell’Umanità Unesco, si apprende e si fa ricerca, come attestano gli incontri culturali e le pubblicazioni prodotte tra le sue stanze.
Qui sono di casa le associazioni combattentistiche e d’arma, le scuole, i visitatori meno esperti che presi per mano da un incalzante percorso espositivo, riscoprono le origini, l’essenza dell’Istituzione, incastonata in bellissime teche, mentre muove tra la realtà e l’immaginario, dai dipinti alle copertine de “La Domenica del Corriere”, quell’Arma che da sempre, fedelmente, assiste e sa combattere per difendere.
È questo forse il potere delle muse, figlie della memoria, certamente il merito della famiglia Antoniazzi da quasi 100 anni: mostrare con l’estetica delle forme, quella lineare continuità, quel tratto nobile di tradizione che promana dai simboli e comprendiamo essere parte di noi.
Di più, per la prima volta questo racconto fiancheggia il nostro tempo con un calendario, che esibisce foto della collezione, passa in rassegna gli eventi più significativi della storia dei Carabinieri Reali e sembra benevolmente darci il passo nell’anno venturo.

Colonnello t. ISSMI Massimo Ribaudo
Comandante Provinciale Carabinieri Treviso

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