La cassetta per le offerte
Uno dei nostri ultimi ritrovamenti è questa cassettina in legno con una scritta che abbiamo faticato non poco a indentificare e inquadrare come progetto e periodo storico.
Solo grazie all’aiuto dell’utilissimo sito istituzionale “Carabinieri.it” abbiamo trovato quanto segue:
“FONDAZIONE DELL’ARMA DEI CARABINIERI”
Dalle Legioni Carabinieri di Milano, Cagliari e Bari venne nel 1913 sottoposta al Comando Generale dell’Arma la proposta di costituzione di un “fondo permanente per premi al valore a militari e sussidi a famiglie bisognose di militari dell’Arma morti o inabilitati per cause di servizio”.
I versamenti volontari in danaro per tale fondo ammontarono in un primo tempo a L. 33.076,52, somma alla quale si aggiunsero ben presto elargizioni da parte della Famiglia Reale, dei Ministeri della Guerra, dell’Interno, della Regia Marina, delle Colonie e di Grazia e Giustizia e di vari altri Enti, per un totale di altre 151.924 lire.
Lo schema di statuto della “Fondazione dell’Arma dei Carabinieri” progettato allo scopo suddetto fu inoltrato al Ministero della Guerra il 27 luglio 1914, ma la sopraggiunta conflagrazione europea ne ritardò la costituzione ufficiale, ed il conseguente riconoscimento giuridico, sino al 12 dicembre 1919, data del relativo Decreto Luogotenenziale n. 71. A tale data il capitale era costituito dalle somme già indicate per un totale di lire 185.916,71 e da lire 13.440,70 versate volontariamente durante la Grande Guerra da ufficiali, sottufficiali e carabinieri appartenenti a reparti mobilitati.
Con R.D. 10 gennaio 1929 n. 615 il capitale venne elevato a L. 1.402.200 e con R.D. n. 479 a L. 3.349.431, somma che consentì alla benefica fondazione di alleviare soprattutto le condizioni economiche delle famiglie di molti militari dell’Arma in congedo.
Il D.P.R. in data 4 dicembre 1979 stabilì la contemporanea estinzione della “Fondazione dell’Arma dei Carabinieri” e della “Fondazione del Monumento al Carabiniere” (v.) disponendo la devoluzione dei loro beni a favore del “Fondo assistenza, previdenza e premi per il personale dell’Arma dei Carabinieri”.
Ed ecco svelato a cosa potesse servire la cassettina rinvenuta ed esposta da qualche giorno nelle vetrine della Collezione Antoniazzi, Museo dei Carabinieri Reali”
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