I Carabinieri Reali in Palestina
I fronti della Grande Guerra si estendevano dall’Europa all’Africa fino al Medio Oriente dove si estendevano gli immensi territori dominati dal logoro Impero Ottomano.
Nel quadro delle operazioni dell’Intesa contro la Sublime Porta fu chiesta anche la partecipazione del Regno d’Italia che in aderenza alla richiesta degli Alleati e in previsione di consolidare la propria posizione in Libia, il 06 maggio 1917 inviò un primo Contingente del quale faceva parte una Compagnia di Reali Carabinieri forte di tre Ufficiali, 20 Sottufficiali e 80 Graduati e militari di truppa che sbarcò a Porto Said il successivo 19.
Il Contingente nazionale era alle dipendenze del Comando britannico che aveva in programma il mantenimento del medesimo quale forza di riserva.
Al contrario, impiegò sin da subito la Compagnia Reali Carabinieri concedendole piena autonomia operativa e,
in attesa del trasferimento in zona di guerra in Palestina, i militari dell’Arma svolsero compiti di Polizia Militare nei confronti di tutti i militari dell’Intesa presenti a Porto Said.
Fu in quel teatro d’impiego che per rendere immediatamente riconoscibile i Carabinieri venne ripristinato l’utilizzo del cappello da Grande Uniforme in luogo dell’elmetto tropicale in sughero e per renderlo confacente all’uniforme cachi fu rivestito dal telino dello stesso tessuto.
La Compagnia Reali Carabinieri fu trasferita a Rafa, in Palestina, il 13 giugno 1917 dove espletava il delicato servizio di vigilanza sulla linea del fronte e soprattutto, del controllo antisabotaggio della linea ferroviaria Porto Said-Giaffa spesso minata da irregolari arabi al soldo dei turchi.
Nonostante il tracollo ottomano dell’autunno 1917 non variarono gli avversari dei Reali Carabinieri anzi alle tribù e bande arabe si unirono militari sbandati delle Forze Armate turche che si lasciavano andare a saccheggi e violenze criminali che esulavano dal contesto del conflitto.
La Compagnia Carabinieri continuo’ a svolgere i propri compiti da Beit-Hanim, vicino a Gaza, dove nel frattempo era stata dislocata la Compagnia.
Stante gli ottimi meriti riconosciuti dai vertici militari britannici al Contingente Nazionale per i servigi offerti dai Carabinieri il Regno Italiano consolidò la propria presenza organizzando, nel dicembre 1917, un reparto militare con gli italiani residenti in Palestina denominato Compagnia Cacciatori d’Africa.
Tra gli organizzatori del suddetto Reparto il Capitano Angelo Scalfi, Comandante della Compagnia Carabinieri.
Nel febbraio 1918 la Compagnia Carabinieri ricevette dal Regno un nucleo di 10 Carabinieri per integrare i caduti e i rimpatriati e in tale periodo, l’intero Contingente fu trasferito a Iunction impiantando un campo permanente nei pressi dell’importante scalo ferroviario che il Comando britannico aveva approntato per il trasferimento dei reparti sul fronte francese sottoposto alle ultime sortite tedesche.
Nel frattempo la Compagnia Reali Carabinieri fornì ed espleto’ vigilanza su un imponente deposito di esplosivi abbandonato dai turchi.
Per coprire anche tali compiti, giunsero dall’Italia altri 30 Carabinieri a cavallo che montati su cavelli prelevati da scuderie e depositi britanniche furono assegnati alla vigilanza e messa in sicurezza della linea ferroviaria Iunction-El Tinech completato l’11 luglio con la marcia di collegamento a Gerusalemme che si concluse senza più riscontri di forze avversarie e bande malavitose.
I vertici nazionali nel frattempo, inviarono ulteriori nuclei di militari in Palestina costituendo il Corpo di Spedizione Italiano in Palestina.
Per lo spostamento della nuova unità ai Carabinieri fu comandata l’organizzazione di un comando di tappa
Successivamente i Carabinieri dovettero vigilare per prevenire attentati e sabotaggi sul più grosso deposito d’artiglieria turco abbandonato da quest’ultimo nonché ai pozzi d’acqua li presenti.
Successivamente la Compagnia Carabinieri fu inviata a Giaffa in funzione di mantenimento dell’ordine sulla ex colonia tedesca.
Il Contingente Italiano rientrò in patria il 22 agosto 1919 mentre i Carabinieri attesero la soppressione del Comando di tappa rientrando solo il 1° ottobre 1919.
Un Nucleo di Carabinieri a piedi composto da due ufficiali, cinque sottufficiali e trenta militari rimase invece a Gerusalemme alle dipendenze del Consolato italiano in Palestina.
Costoro, oltre ai tradizionali compiti, assolsero anche l’incombenza di vigilanza e guardia d’onore al Santo Sepolcro.
Il Distaccamento Italiano Carabinieri di Gerusalemme ruentro’ definitivamente in Italia il 10 marzo 1921.